Serena Agneletti
Copywriter
Il Giardino dei Lauri, a Città della Pieve (provincia di Perugia) è una collezione privata di arte contemporanea aperta gratuitamente al pubblico. Gli spazi espositivi sono stati ricavati da un edificio destinato alla produzione di vino e olio fino alla fine degli anni ’80; l’inaugurazione come luogo d’arte risale al 2009Nella seconda parte dell’intervista, esploriamo la città alla ricerca delle opere che l’hanno reso più famoso e riconoscibile: gli animali. Ritorna il tema delle mostre non autorizzate e concludiamo il tour con una visita a un suo lavoro su commissione di grandi dimensioni.
La collezione nasce negli anni ’90 con Massimo Lauro. In realtà, i primi a interessarsi all’arte in famiglia sono i suoi genitori, che acquisiscono opere del secondo Dopoguerra e degli anni ‘60. Massimo Lauro nota un’incongruenza tra l’arte contemporanea della sua generazione e quella precedente; decide quindi di spostare l’attenzione verso gli artisti suoi coetanei e dà il via alla sua avventura da collezionista. Punta su talenti emergenti, dimostrandosi un precursore: nel 1996 è il primo a portare in una collezione italiana un lavoro di Damien Hirst, capofila degli YABs (Young British Artists) oggi celebre in tutto il mondo.
Oltre a una selezione di opere, il Giardino dei Lauri ospita anche progetti artistici esterni come mostre e performance. Si propone come centro culturale attento al contemporaneo per l’Umbria e la Toscana, poiché Città della Pieve è terra di confine tra le due regioni.
Oltre a una selezione di opere, il Giardino dei Lauri ospita anche progetti artistici esterni come mostre e performance. Si propone come centro culturale attento al contemporaneo per l’Umbria e la Toscana, poiché Città della Pieve è terra di confine tra le due regioni.